La definizione di disturbi della comunicazione è piuttosto generale, e quindi le difficoltà in termini di comunicazione potrebbero essere diverse e provocate da cause varie ( da un semplice ritardo del linguaggio ad una sindrome autistica).
I disturbi della comunicazione comprendono le difficoltà nella comunicazione mimico -gestuale e/o verbale.
I disturbi del linguaggio comprendono tutte quelle difficoltà che comportano un’anomala espressione del linguaggio dall’afasia alla disfasia, dal disturbo specifico del linguaggio alla balbuzie.
Entrambi comunque interferiscono con i risultati scolastici e con la comunicazione sociale.
I disturbi della comunicazione possono manifestarsi nelle varie disabilità fisiche e psichiche, nell’ autismo e nei disturbi pervasivi dello sviluppo, nelle patologie genetiche e nelle malattie rare, nei disturbi sensoriali e senso-percettivi, nei disturbi della condotta e del comportamento, ecc…
Possono avere anche origini di carattere psicologico-relazionali e manifestarsi o presentarsi associati a disturbi d’ansia, dell’umore, enuresi, ritiro sociale, etc.
I disturbi del linguaggio possono riguardare la comprensione, la produzione, l’articolazione o la fluenza.
Hanno molte e differenti manifestazioni ed espressioni, possono manifestarsi isolati ( nei disturbi specifici del linguaggio, nei ritardi semplici del linguaggio, ecc…) o associati ad altri disturbi (di apprendimento, deficit di attenzione, iperattività, nei ritardi psicomotori, ecc…)
E’ comprensibile come il tipo di intervento dipenda dalla natura del disturbo, per cui è necessario un lavoro di equipe e la presa in carico da parte dello o degli specialisti che si occupano del tipo di difficoltà coinvolta.